Un paio di giorni fa Matt Cutts, ha pubblicato questo video per spiegare quando un sito è considerato Cloak per Google.
In sintesi per Google cloak significa mostrare contenuti differenti a seconda che ad accedere sul sito sia un utente umano, o il Google Bot.
Per esempio spiega Matt Cutts, viene definito cloak un sito in grado di mostrare al crawler di Google contenuti riguardanti cartoni Disney e allo stesso tempo mostrare invece agli utenti dei contenuti per esempio porno.
Ovviamente questo non è accettato da Google in quanto il sito verrebbe indicizzato per cartoni Disney, ma mostrerebbe contenuti del tutto opposti.
Ovviamente chi usa questa tecnica Black Hat Seo, sa benissimo che se presi in flagrante questo comporta il ban del sito, peccato però Google non abbia nessun metodo, se non quello delle segnalazioni da parte degli utenti, o dei quality rater di bloccare questo fenomeno. Spiegherò poi quanto sia facile individuare un sito cloak.
Dopo questa prima definizione di cloak data da Matt Cutts, ovviamente la domanda nasce spontanea:
"Allora anche la geolocalizzazione (ovvero mostrare gli stessi contenuti ma tradotti per esempio in lingua inglese ai visitatori che arrivano usando indirizzo IP del Regno Unito) e la mobile detection (se il nostro sito identifica che l'user agent tramite cui si accede al nostro sito è quello di un Iphone, Safari per Iphone per esempio, è possibile fornire la versione del sito ottimizzato mobile, cellulari e smartphone) sono tecniche che Google considera come cloak?
La risposta di Matt Cutts è ovviamente No.
La Geo-location, fornire gli stessi contenuti in lingua diversa, è una cosa molto utile secondo Google, dato che facilità l´esperienza dell´utente che arriva da un altro paese.
La Mobile detection va benissimo dato che si cerca di migliorare la navigabilità dell'utente dato che un sito ottimizzato per smartphone è piu facile da vedere e navigare se si usa un cellulare.
In pratica la domanda che vi dovete porre secondo Matt Cutts è : State fornendo le stesse informazioni e lo stesso sito sia a GoogleBot che agli utenti? Se la risposta è si allora non vi dovete preoccupare.
Ora come è possibile identificare un sito cloak?
Lo stesso Google ci fornisce uno strumento che sì è fatto per un altro scopo, ma che in pratica smaschera velocemente. Dato che un sito cloak inganna Google è possibile tramite la Copia Cache del sito o l'Istant Preview che trovate nelle Serp di Google di verificare se un sito è cloak o no.
Chi é bravo nel cloak di solito acquista un sito autorevole per esempio di informatica magari di 2 o 3 anni fa, e fa mi in modo che per determinate parole chiavi il sito dia dei contenuti cloak mentre per tutte le ricerche riguardanti per esempio appunto l'informatica la visualizzazione rimane quella del vecchio sito.
Ovviamente é necessario inserire nel titolo della home page le parole chiavi per i contenuti cloak.(altro semplice modo per individuare un sito di questo tipo). Cosi facendo Google dato che il sito o blog è autorevole e con buoni link in ingresso, spinge in cima alla Serp il sito per le Kws inserite nel titolo della homepage.
Ovvio il webmaster inserisce inoltre dei contenuti specifici relativi alle parole chiavi cloak.
E se Google scopre tutto? Niente banna il sito, ma la strategia di chi usa il cloak è mordi e fuggi, in pratica dopo il ban un altro sito è già pronto per sostituire quello appena bannato e cosi via.
Si cerca di massimizzare quindi i profitti per il tempo che il sito resta live finchè non viene segnalato, e se questo capita beh avanti un altro.
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