lunedì 5 ottobre 2009

L'Attributo Nofollow

Con l'attributo nofollow (non-seguire) stiamo dicendo al motore di ricerca di non considerare,un link o dei determinati link di una pagina web, di un blog o un sito, in pratica non fa passare il Page Rank.
Si ma perchè dovremmo dire una cosa del genere al bot di Google magari?
Facciamo due esempi pratici tenendo sempre a mente per quando riguarda il PageRank che quando linkiamo una pagina esterna al nostro sito e come se stessimo assegnando un ipotetico +1 a quella determinata pagina.

1) avete il vostro bel Blog già linkato da altri perchè autorevole, perchè frequentato, perchè effettivamente gli utenti lo trovano interessante e quindi con un discreto Page Rank.
Nel vostro blog permettete come è regola di ogni blogger, di commentare i vostri articoli, magari intavolando vere e proprie discussioni, e consentite l'aggiunta di link da parte degli utenti registrati e non che commentano. Per evitare link a siti non autorevoli o spam e quindi per non incorrere in penalizzazioni si utilizza il nofollow.

2)Altro caso è nel caso di link a pagamento. Avete un buon sito o blog con vari utenti fidelizzati è qualcuno vi chiede di inserire il link del proprio sito o azienda per una pubblicità. Google penalizza e identifica i link a pagamento, soprattutto per un motivo, ovvero che la maggior parte delle volte non sono pertinenti con i contenuti del sito o del blog. Se nel vostro blog parlate di tecnologia, linkare una pasticceria o una pizzeria penalizzerà l'indicizzazione, per questo è utile utilizzare l'attributo nofollow.
Ovviamente Google non riesce a identificare i link a pagamento se i siti linkati hanno come tema il vostro stesso argomento.

NB: Il nofollow non trasferisce Anchor Text, ovvero la keyword alla quale magari avete linkato un altro sito, non influenza l'indicizzazione della pagina di destinazione.

la sintassi vera e propria del nofollow:

href="http://www.sito.com/pagina.html" rel="nofollow">Pizzeria da Gino

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